Il saggio rappresenta un piccolo breviario che può essere davvero utile in una crisi
economica infinita come quella attuale, crisi che in realtà è anche psicologica,
etica, morale e, perché no, umana. Si perché la crisi che viviamo – insieme a tutte
quelle che l’hanno preceduta – è frutto della gestione privata e sconsiderata del denaro, dei trucchi della finanza, insomma dell’avidità di pochi che si istituzionalizza e divora le vite di molti, troppi oggi. L’economia, dunque, non è altro che psicologia collettiva percepita. Ancora una volta, se vogliamo cambiare sul serio la realtà intorno a noi dobbiamo cambiare prima ciò che abbiamo dentro. Ecco perché all’economia deve essere applicata non solo l’etica ma finanche la spiritualità: un mondo più felice è davvero possibile, basta cambiare una volta e per tutte il nostro modo di pensare individuale e alla fine collettivo.